Girando per le strade di Roma, magari anche per i quartieri più periferici, è probabile che notiate dei murales piuttosto ampi e grandiosi sulle facciate delle normali palazzine o su qualunque altra superficie urbana. Molti di questi non sono graffiti o tag dei writers di quartiere, ma vere e proprie opere d’arte, nate negli ultimi anni a Roma grazie ai diversi progetti di arte pubblica contemporanea o, più semplicemente, di street art.

Roma infatti ha deciso, a partire dal 2014 col bando “Roma creativa”, di investire nell’arte urbana per riqualificare le zone “più grigie” della città rilanciando spazi pubblici a rischio degrado con iniziative che coinvolgono gli abitanti della zona nella scelta delle opere da realizzare e affidando loro la promozione, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio artistico. L’idea è quella di rendere quartieri trascurati attrazione turistica, facendoli uscire dall’anonimato e offrendo ai visitatori un tour complementare a quello tradizionale attraverso la creazione di luoghi di interesse alternativi che regalano un nuovo punto di vista sulla città.

Sono già disponibili al pubblico i frutti dei diversi progetti sorti in 13 dei 15 municipi di Roma. Uno è l’Ostiense district, che copre l’aria tra Piramide e San Paolo, dove sono visibili più di trenta opere che arricchiscono un quartiere già luogo di modernità. Nell’ex borgata di Tor Marancia, conosciuta all’epoca come “Shangai” per i continui allagamenti di cui era vittima, è nato invece Big City Life, un complesso di 20 dipinti monumentali (alti 14 metri), realizzati sui muri dei palazzi dello storico Lotto 1 da artisti di fama internazionale. Entrambi i progetti sono stati finanziati dal Comune di Roma e sono stati ideati dall’associazione culturale 999 Contemporary, che ha reso possibili anche i dipinti murali della metro Spagna e di alcuni treni della Roma- Lido. Un altro itinerario interessante è nella zona del Quadraro, dove c’è il Museo di Urban Art di Roma (M.U.Ro) completamente integrato nel tessuto urbano; infatti questo, facendo relazionare gli artisti con la gente e facendo cogliere e rispettare loro lo “spirito” dei luoghi, ha cercato di realizzare opere veramente volute e apprezzate. Altri dipinti murali sono dislocati per Roma, ad esempio a Rebibbia c’è il murale “Welcome to Rebibbia” a opera del fumettista romano Zerocalcare e molti sono presenti a Torpignattara, dove col progetto “Light up Torpigna!” si cerca di “accendere” un quartiere spesso ritenuto difficile con interventi artistici, tra questi spicca il murale più alto di Roma (32 metri) “Coffe break” di Etam Cru.

Ma sono ancora numerosi i percorsi possibili per intraprendere una passeggiata di arte alternativa, sono infatti più di 150 le strade interessate e oltre 330 le opere realizzate in città, promosse dal Comune di Roma attraverso un’applicazione STREETART ROMA, una mappa informativa disponibile in ogni ufficio turistico della capitale e una mappatura più dettagliata sul sito turismoroma.it nella sezione “itinerari a tema”.

Un ultimo dato interessante da sapere circa il nuovo movimento artistico che sta avvicinando Roma a città come Londra, Parigi e New York in fatto di arte urbana, è il numero di italiani nei 120 artisti che hanno operato negli ultimi anni, che sarebbe di quasi la metà, e il successo internazionale che molti di questi stanno riportando come Blu, che ha operato nel quartiere Ostiense, che è al terzo posto nella classifica dei migliori street artists del mondo secondo Artnet, o come il romano Maupal, famoso per le irriverenti raffigurazioni di Papa Francesco nella Capitale, al ventunesimo posto.

Lo scopo principale di tutte le iniziative è il beneficio della comunità locale, mostrando come la stessa arma che “sporca” una città, può anche renderla più bella. Non ci si deve scordare infatti che Roma è città d’arte e non deve rimanere ferma accontentandosi del, seppur già magnifico, patrimonio che la storia le ha lasciato. Questa rinascita “dal basso” è segno della capacità di Roma di procedere in avanti e

della sua vocazione a ospitare la miglior arte del mondo da oltre duemila anni.